Anni Ottanta

Agli esordi, nel 1981 fonda il gruppo “Rocking Chairs” esibendosi poi in numerose tournée in Italia e all'estero, e realizzando quattro album – New Egypt, Freedom Rain, No Sad Goodbyes e Hate & Love Revisited -  tutti composti da brani originali scritti da lui e da alcune "covers" di Dylan, Van Morrison, Bruce Springsteen, Rolling Stones.

Gli ultimi due dischi vengono registrati in USA (New York e Nashville), offrendo una grande opportunità di crescita al gruppo (poi finito dal 1995 con Ligabue) e al cantante/autore, fulcro di tutta la creatività della band, la possibilità di duettare con grandi artisti americani come Elliott Murphy, Willie Nile, Ashley Cleveland, Robert Gordon. Le ottime recensioni ottenute da quegli album, ai quali prendono parte strumentisti di assoluto valore come il chitarrista Chris Spedding, gli Uptown Horns (sezione fiati con i Rolling Stones), il tastierista Mike Lawler (James Brown, Steve Winwood, Allman Brothers Band) e molti altri, unite all’entusiasmo del pubblico esaltano una proposta artistica allora atipica per l’Italia, una miscela di folk, rock classico e rhythm & blues unita a un senso della melodia tipicamente europeo. Di quegli anni restano autentiche gemme come “Freedom Rain”, “Road to Justice”, “No Sad Goodbyes” e “Cast the Stone” che sono solo alcune delle tante canzoni del repertorio Rocking Chairs.

Anni Novanta

Nel 1991, chiusa l’esperienza a capo di una band, Romani inizia a comporre e a proporre canzoni con testi in italiano, iniziando così la fase solista. Dal '92 si esibisce accompagnato dai Mescalero e in seguito avvia la realizzazione del suo esordio per la Wea. Il disco, Graziano Romani, è registrato con i musicisti delle Storie Tese (senza Elio) e vede la co-produzione di Massimo Riva, chitarrista e 'spalla' di Vasco Rossi. Nel 1994 partecipa al concerto del 1° Maggio a Roma, davanti a più di 200.000 persone.

Sempre in quel periodo intraprende un lungo tour di concerti in giro per la penisola. Il breve rapporto con la major termina nel 1994, quando Romani contribuisce con “L’Aquila” al secondo volume di "Innocenti Evasioni", l’omaggio a Lucio Battisti.

Nel 1995, con “Looking for Someone” partecipa al progetto The River Of Constant Change, tributo ai Genesis. Nel dicembre dello stesso anno realizza, insieme a Elio e Le Storie Tese, il singolo "Christmas With The Yours": è lui il “cantante misterioso" che insieme al "complesso misterioso" canta una canzone natalizia ironica allo scopo di raccogliere fondi per la Lila e l’Anlaids, un brano divenuto celebre e amatissimo.

Nel 1996 nasce e si consolida l'amicizia tra Graziano e Max Cottafavi (Ligabue/Clandestino), Briegel (Ritmo Tribale) e Lor e Wilko (Rats). Viene fondata la superband Megajam 5 con la missione di rendere omaggio ai classici del rock: dopo alcuni entusiasmanti concerti, prende forma l'idea di realizzare un disco, intitolato poi semplicemente con il nome della band, contenente grandi covers anni ’60 e ’70, dai Led Zeppelin ai Free, dai Beatles ai Kinks. Sul disco è presente inoltre una canzone di Jimi Hendrix, "Gypsy Eyes", che ha letteralmente entusiasmato Buddy Miles, il suo mitico batterista nella Band Of Gypsys. Durante la sua breve tournée italiana di quel periodo, Miles incontra Graziano, si crea una complicità che sfocia poi nel duetto, ripreso anche per un esclusivo videoclip, di una nuova efficacissima versione di Gypsy Eyes.

Il 1997 Romani è l’anno di One Step Up, Two Steps Back, tributo internazionale a Bruce Springsteen che la Emi americana pubblica in tutto il mondo raccogliendo fenomenali cover di brani dell’artista del New Jersey. Tra gli interpreti ci sono sono, per dirne alcuni, Ben E.King, David Bowie, Joe Cocker, Ben E  King, Elvis Costello e John Hiatt. Accanto a loro, gli italiani Rocking Chairs guidati dalla voce di Romani in “Restless Nights”, inedito del Boss tratto dall’album di esordio del gruppo emiliano che anche il Washington Post finalmente scopre attraverso “le doti vocali di Graziano e il ruvido sound che lo circonda”.

Nel 1998 si forma per breve tempo un'altra superband, i Souldrivers (membri dei Nomadi e dei Clandestino), formazione di cui resta una traccia in Song for Jethro, altro omaggio al classic rock che si esprime, per voce di Romani, attraverso “Sweet Dream". Segue l’incontro con Ian Anderson, il leader del leggendario gruppo inglese, per una jam session live in un teatro di Fidenza, dove Romani e il mitico Anderson duettano insieme in un paio di brani.

 Anni Duemila

Nel 2000, dopo avere registrato e pubblicato sulla sua etichetta Freedom Rain il cd Soul Crusader, suo personale omaggio a Bruce Springsteen attraverso tredici riletture, Romani rientra da brevi tour in Olanda, Francia e Spagna per decidere che è ora di una svolta: scrive in italiano l'album Storie Dalla Via Emilia, dodici canzoni originali e una intensa versione di "Rimmel" di Francesco De Gregori. La porta sulla ormai lontana avventura discografica con i Rocking Chairs si chiude nel 2002 con Lost And Found: Songs For The Rocking Chairs, brani recuperati da quell’esperienza di band e completati per l’occasione, più nuove composizioni create per ricordare quell’esperienza formativa. Le cover, che non mancano quasi mai sulla strada di questo cantante/autore sono “Late for the Sky” (Jackson Browne) e “Love Reign O’er Me” degli Who.

Quando su Bruce Springsteen, decisamente tra gli artisti di riferimento per Romani, il musicista di Casagrande sembra aver detto tutto arriva l’invito a offrire un brano al tributo Light of Day, un album doppio. Incide così la sua versione di “The Promise” e finisce accanto a nomi come Graham Parker, Nils Lofgren, Billy Bragg, John Hiatt e Garland Jeffreys, una sorta di olimpo del cantautorato USA/UK al quale Graziano non ha mai fatto mistero di ispirarsi, in tutte le sue sfaccettature: dalla canzone impegnata contro il militarismo e le discriminazioni all’accorato soul di alcune love song come “Have a Little Faith in Me” o “Gypsy Blood” che hanno reso Hiatt e Parker delle piccole leggende nel loro campo.

E’ l’avvio, non casuale, di una fase che mette in fila tre dischi di puro cantautorato anglosassone, scritti in inglese e formati da brani originali e qualche cover.

Up in Dreamland contiene "Mother of Violence", struggente ballata di Peter Gabriel, e “Frankie” raro brano di Springsteen. Painting Over Rust del 2004, che vede la partecipazione di Elliott Murphy, Mel Previte (Rocking Chairs/Ligabue) e David Scholl, cantautore dell'Oregon, è un disco dalle tinte forti, con tematiche che parlano di quotidianità, di sociale, dell'importanza di continuare a credere, lottare, sognare. Nel 2006 Confessions Boulevard vira sul rock-soul con frange di pop e folk. Con Romani duettano il songwriter americano Dirk Hamilton e il catanese Brando.

Seguendo un’alternanza ormai naturale per lui, Graziano torna nel 2007 alla lingua italiana con l’album Tre Colori, e arrivano Elio, i Modena City Ramblers e i Gang. Il titolo si ispira al fatto che Reggio Emilia identifica il luogo in cui nel 1797 nacque la prima bandiera italiana.

Nel settembre del 2007 Romani si aggiudica il Premio Ciampi per la "migliore cover" in occasione della dodicesima edizione del premio. La sua versione del brano “Confesso”, canzone antimilitarista ante-litteram scritta da Piero Ciampi nel 1962, viene poi inserita nel cd-compilation "Gli Amici Di Piero Cantano Ciampi”.

Dopo l’esperienza di dedicare un album al repertorio di Springsteen, arriva la voglia, interamente soddisfatta da Between Trains, di viaggiare da Joni Mitchell a Van Morrison, da Bob Dylan a Jimmy Webb per cantare delle loro canzoni minori ma molto amate. E' un vero atto di passione, un sincero omaggio ai grandi artisti che hanno da sempre influenzato e ispirato Graziano, la cui voce si esprime qui ad altissimi livelli.

 Canzoni folk-rock e fumetto d’avventura

Nel 2007 Graziano inizia a comporre e a registrare i primi brani che formeranno l’ambizioso progetto di un disco interamente dedicato a Zagor. Due stagioni dopo, sul finire di maggio 2009 l’editore Coniglio pubblica il primo libro di Graziano, scritto insieme a Moreno Burattini e intitolato “Gallieno Ferri: Una Vita Con Zagor”, opera biografico-critica sulla vita e le opere dell’artista e creatore grafico del grande eroe bonelliano. Questa attività letteraria lo porterà negli anni successivi a scrivere (sempre a quattro mani con Moreno Burattini) saggi sull'artista Giovanni Ticci e sull'editore-narratore Sergio Bonelli. Da solo scriverà poi i volumi "L'arte di Galep" e "L'arte di Ferri" entrambi editi da Panini Books.

Finalmente nel 2009, dopo circa un anno di lavoro, vede l’uscita il disco Zagor King Of Darkwood, concept-album dedicato a Zagor, lo “Spirito con la Scure” amatissimo eroe dei fumetti d’avventura. In alcuni degli undici brani originali e in qualche ‘traditional’ di origine irlandese e nordamericana trovano posto anche Andy White e Matthew Ryan.

My name is Tex e Yes, I’m Mister No continuano in quello stesso solco, uno dopo l’altro, nel 2011 e nel 2014, e sono altre canzoni sospese tra avventura e sonorità nordamericane. Unendo mirabilmente musica e fumetto, è una trilogia fantastica e unica nel suo genere.

 Vivo/Live e il 2015-2016

Graziano Romani, emiliano di Casalgrande (RE), è un cantautore la cui voce forte e personale è stata spesso definita dalla critica “una delle più belle del panorama rock italiano”. Si tratta di un artista eclettico e molto prolifico, alla cui carriera mancava la cornice dell’album dal vivo, che racchiudesse alcune tra le sue migliori composizioni (in italiano e in inglese) e che potesse offrire la sintesi equilibrata di una discografia che conta 16 album e numerose partecipazioni a tributi e raccolte di vario tipo. Se il percorso artistico di Romani è un autentico concentrato di energia, sincerità e passione, il doppio cd live con tre inediti che adesso lo racconta è lo specchio fedele di tanto correre. "Vivo/Live" è la testimonianza integrale di un concerto dell'estate 2013, più alcuni 'inediti' registrati nei sound-check pomeridiani, questo album sigla l'inizio della collaborazione tra l'artista emiliano e l'etichetta Route 61 Music.
Graziano romani, in concomitanza con l'uscita del disco, inizierà il "VIVO/LIVE TOUR 2015-2016" sia con esibizioni in versione acustica che con la sua band al completo.

A quasi trent’anni dal suo primo disco con i Rocking Chairs, e con tutti i suoi dischi da solista pubblicati negli anni Duemila di nuovo disponibili grazie alla distribuzione Route 61 Music/BTF e per la prima volta anche in formato digitale, per Graziano Romani – uno che ama mettere in fila le sue ‘storie cantate’, suggestivamente incastrate tra la Via Emilia e il west, tra Dreamland e Darkwood - è tempo di bilanci e nuove promesse. Per i primi è pronto “Vivo/Live” a collezionare il meglio tutto in una sera, per le seconde è tempo di rimettersi al lavoro…

 

Graziano Romani su wikipedia:  https://it.wikipedia.org/wiki/Graziano_Romani

 

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